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E tu sei felice? Riflessioni sulla felicità e il lavoro

 

Perché parlare di felicità al lavoro
La felicità è uno dei grandi temi con cui l’essere umano si misura durante tutto il corso della vita, cercando di raggiungerla, afferrarla e, infine, mantenerla il più a lungo possibile.
Da circa un decennio ci si interroga sulla felicità in rapporto al lavoro, svincolando così il significato del lavoro dal concetto di fatica necessaria alla produzione di un reddito e restituendo una nuova dimensione anche al cosiddetto tempo libero, in quanto, appunto, liberato dal lavoro.
Un primo passo è stato fatto dai Paesi che hanno cominciato a misurare la prosperità dei propri cittadini dalla felicità percepita e non solo dalla quantità di reddito pro-capite prodotta.
Nel 2012 è stato pubblicato il primo World Happiness Report, una pubblicazione annuale del Sustainable Development Solutions Network delle Nazioni Unite.
L’edizione del 2021 analizza anche gli effetti della pandemia da Covid 19 sulle persone, costrette a ridefinire la propria vita quotidiana e il rapporto con il lavoro con modalità inedite, mescolando vita professionale e vita privata come non era mai successo prima.
Sempre nel 2012 l’ONU istituisce la Giornata Internazionale della felicità, che si celebra in tutto il mondo il 20 marzo di ogni anno.
Nel 2018 nasce in Olanda l’iniziativa “Settimana internazionale della felicità al lavoro” e nel 2019 si tiene la prima edizione italiana, coinvolgendo alcune aziende, che hanno fra i principali obiettivi la felicità dei propri collaboratori.
Argomento correlato alla felicità al lavoro è il fenomeno delle “Grandi dimissioni”, la Great resignation che dagli USA si sta manifestando anche in Italia e ci pone l’interrogativo sulle nuove priorità delle persone, che lasciano la propria occupazione anche se non hanno ancora un nuovo posto di lavoro, quando non sono più soddisfatte professionalmente, anche sotto il profilo del benessere psicofisico e del significato che assume il proprio lavoro nel contesto più ampio della vita.

Come formatrici AIF ci siamo interrogate sul rapporto tra felicità e lavoro, sul particolare modo di vivere il lavoro durante il lockdown e la pandemia, sulla qualità delle iniziative messe in campo dalle aziende e su come, individualmente o in relazione con gli altri, ognuno di noi può agire affinché la felicità al lavoro diventi qualcosa di tangibile e perseguibile.
Nasce così la progettazione del Webinar del 28 marzo 2022 “E tu sei felice? Riflessioni sul rapporto tra felicità e lavoro”, con l’obiettivo di condividere le nostre riflessioni, stimolarne delle altre con i partecipanti, sperimentarci nel definire il nostro manifesto della felicità al lavoro, ispirandoci a quello olandese del 2018, in cui si afferma che “la felicità al lavoro è la cosa più naturale al mondo”.

Esiste una formula per trovare la felicità? Martin Seligman ne propone una.
Ma cos’è la felicità? A questa domanda cerca di dare una risposta Martin Seligman, padre fondatore della Psicologia Positiva, secondo cui la felicità autentica deriva soprattutto dall’individuare, valorizzare e poi utilizzare le potenzialità che ci caratterizzano e rendono unici.
In merito a quest’idea, Seligman si spinge oltre proponendo una “formula della felicità”:

H = S (50%) + C (10%) + V (40%)

Nello specifico: H = Happiness indica il livello duraturo e permanente della felicità che si ottiene dalla somma di tre elementi:

  • S = Set Point Biologico ovvero le disposizioni innate con cui ciascuno di noi nasce e su cui non possiamo agire. Tuttavia, conoscere il nostro punto di partenza e la nostra maggiore o minore disposizione genetica alla felicità ci consente di capire su cosa possiamo lavorare e accettarci per ciò che siamo.
  • C = Circumstance ovvero le circostanze della vita: tutte quelle situazioni che ci capitano e su cui abbiamo poco potere e controllo. In merito alle circostanze ciò che può fare la differenza è il nostro modo di interpretare e reagire a quanto ci succede.
  • V = Voluntary Control ossia i fattori che dipendono dal nostro controllo volontario e su cui Seligman ci invita a concentrarci perché sono alla base della nostra felicità. Tre sono i fattori su cui possiamo esercitare un controllo e agire delle competenze complesse:
    • il passato: una valutazione positiva del nostro passato che ci rende felici è possibile se impariamo ad esercitare la gratitudine per ciò che abbiamo avuto e il perdono per ciò che abbiamo subito.
    • Il presente: riconoscere e potenziare i nostri punti di forza e impegnarsi in attività gratificanti ci consente di vivere la vita pienamente nel qui ed ora, entrare nello stato di flow in cui non ci accorgiamo del passare del tempo e della fatica: tutto questo permette di vivere un presente felice.
    • Il futuro: coltivare la speranza e guardare al futuro con ottimismo sono i due ingredienti che consentono di fare progetti e raggiungere gli obiettivi fissati.

In sintesi, Seligman sottolinea l’importanza del concetto di potenzialità ritenendolo lo strumento principale per ottenere una vita soddisfacente e felice.

I manifesti della Felicità al Lavoro dei partecipanti al webinar: idee in circolo
Nel webinar tenuto per AIF il 28 marzo 2022, dopo aver illustrato alcuni aspetti importanti della felicità al lavoro, abbiamo diviso i partecipanti in sottogruppi e chiesto loro di confrontarsi per definire insieme il “Manifesto della felicità al lavoro”.

Tutti i gruppi hanno lavorato con piacere nel confronto e nella condivisione degli elementi che ciascun partecipante riteneva utili alla ricerca della felicità sul luogo di lavoro. Le diverse esperienze di chi lavora stabilmente all’interno di organizzazioni pubbliche o private e di chi opera come consulente libero professionista hanno arricchito la riflessione fornendo diversi punti di vista e differenti priorità.
Nell’analizzare i manifesti proposti, abbiamo rilevato alcuni fattori fondamentali ricorrenti in tutti i gruppi.
Per esempio, la necessità di relazioni autentiche tra colleghi, dove la fiducia reciproca e l’ascolto sono i pilastri sui quali si poggia qualsiasi attività operativa.
Un altro elemento sottolineato da tutti i gruppi è la leadership, definita in vari modi: democratica, trasformazionale, diffusa, coaching, ma sempre con una connotazione partecipativa, di attenzione ai collaboratori.
Altrettanto rilevante è il bilanciamento tra tempi di vita e tempi di lavoro, così come il benessere psicologico, inteso come “sentirsi sicuri” sul posto di lavoro, in quanto accolti, apprezzati e liberi di esprimersi.
Possiamo quindi elencare alcune parole chiave, come creatività, inclusione, umorismo, innovazione, emozioni, che ci aiutano a comprendere il bisogno di un clima sereno e non giudicante in cui poter dare il meglio di sé.

In ogni manifesto si mescolano elementi organizzativi ed elementi soggettivi, a sottolineare la complessità dei sistemi in cui le persone lavorano e l’interdipendenza di tutti i fattori, da cui dipende l’equilibrio dei sistemi stessi.
Un luogo di lavoro dove la felicità è possibile è un luogo in cui il benessere dei lavoratori è alla base di qualsiasi modello organizzativo e in cui ciascun collaboratore trova un senso a quello che fa ogni giorno.

Clicca sulle immagini dei manifesti per ingrandirli

Conclusioni
La felicità al lavoro è sicuramente un tema su cui oggi più che mai c’è attenzione:

  • da un lato, le organizzazioni più attente e visionarie cominciano ad interrogarsi su come creare condizioni di lavoro che favoriscano benessere e felicità del dipendente;
  • dall’altro, i lavoratori che, a seguito della pandemia, hanno ridefinito le proprie priorità e sono meno tolleranti verso una vita che non rende felice, a partire dalla sfera professionale.

 Diverse ricerche hanno evidenziato che la felicità al lavoro ha ricadute positive per tutti:

  • aumenta il senso di appartenenza all’azienda
  • diminuisce l’assenteismo e il turnover
  • diminuiscono i livelli di stress e burnout
  • aumenta la produttività e migliora la performance
  • aumenta il coinvolgimento e la creatività.

Quindi questo webinar è solo l’inizio di un percorso di riflessioni e confronti che vogliamo portare avanti su questo tema della Felicità al Lavoro, in quanto come formatori riteniamo importante sensibilizzare e diffondere idee e pratiche che possano favorire il benessere e la felicità al lavoro.

Bibliografia

  • Paolo Iacci, Umberto Galimberti – Dialogo Sul lavoro e la felicità – Egea, 2021
  • Fabrizio Giannandrea, Pietro Ferraro – Work Engagement: La ricerca della felicità nei luoghi di lavoro – Collana di psicologia e medicina del lavoro, Edizioni FS, 2018
  • Mo Gawdat – L’equazione della felicità. Costruisci la tua strada verso la gioia – Rizzoli, 2018
  • Vanessa Ruffini – Felicità al lavoro – Sole 24 Ore, 2022

Emilia Filosa

Vice – presidente Delegazione AIF Lazio

Psicologa/Psicoterapeuta – Consulente di Orientamento – Formatrice 

E-mail: psicofil74@gmail.com



Stefania Picchioni

Socia Delegazione AIF LazioFormatrice – Consulente di Orientamento – Esperta Mercato del Lavoro

E-mail: stefania.picchioni2211@gmail.com

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