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L’Arte della Mediazione: Un’Esperienza Formativa con Medianos nel Risolvere i Conflitti

Date un’occhiata dentro di voi per vedere se state inconsciamente creando un conflitto tra l’interno e l’esterno, tra le circostanze esteriori di quel momento – dove siete, con chi siete o cosa state facendo – ed i vostri pensieri e quello che sentite. Potete percepire com’è doloroso essere in opposizione interiore con quello che è? Nel momento in cui riconoscete questo, comprendete anche che, ora, siete liberi di rinunciare a questo futile conflitto, a questo stato interiore di guerra.(Eckhart Tolle)

Il Maestro Tolle ci riporta a una consapevolezza: riconoscere il conflitto in noi e comprendere che tutto accade dentro di noi, emotivamente esposti agli eventi esterni e quasi mai consci del fatto che i bisogni irrisolti generano reazioni e comportamenti che, spesso, oltrepassano le barriere della razionalità per approdare su terreni sconfinati in cui rabbia, ira e frustrazione regnano sovrani. 

Conflitto, dal latino, conflictus, significa “urto, scontro” e infatti nel linguaggio parlato si usa dire“ scontrarsi” con qualcuno per indicare una situazione conflittuale, anche se vissuta solo come prospettiva soggettiva.. Così da una percezione, spesso, interiore, si passa a una esternazione che colpisce, attacca e, nonché, ferisce, lasciando il segno.

Succede nella vita privata e succede anche sul luogo di lavoro, in azienda, in studio, mentre si pranza o mentre si conduce/dirige una riunione. Insomma, “confliggere” è nella Natura umana. 

E allora come fare a gestire il conflitto? Non si può evitare di citare Marshall Rosenberg, psicologo statunitense, ideatore del costrutto della Comunicazione non violenta e del linguaggio giraffa, da cui proviene la strutturazione dei quattro pilastri della Comunicazione non violenta, ovvero: osservare senza giudicare; riconoscere i sentimenti e saperli esprimere; prendere coscienza dei bisogni; riuscire a fare richieste. (Marshall Rosenberg Il linguaggio della Giraffa – Una comunicazione collegata alla vita. Esserci Edizioni – 2012)

E se, lasciassimo per un istante la teoria, e vivessimo in prima persona una facilitazione sulla gestione del conflitto, divertendoci pure? 

Nasce da questa idea la giornata formativa esperienziale con la Palestra Medianos che, noi colleghi del Consiglio Direttivo AIF Veneto e Friuli Venezia Giulia, abbiamo organizzato il 20 marzo 2024, coinvolgendo il fondatore del gioco Medianos, il dott. Massimiliano Ferrari.
Il tutto si è svolto a Verona, nello spazio 311, un’area di coworking a due passi dall’Arena, gentilmente messo a disposizione dalla Fondazione Edulife.

Come membro del Consiglio Direttivo AIF Veneto e Ambassador Medianos per il Veneto, è stato per me un onore aver inaugurato l’anno formativo AIF Veneto. Hanno partecipato professionisti, formatori, e anche diversi studenti dell’Università di Verona, e rappresentanti di altre Regioni, come la Lombardia, il Trentino Alto Adige, il Friuli Venezia Giulia, che fa parte della nostra Delegazione. 

L’esperienza ha avuto inizio con una presentazione da parte del presidente Michele Gorin, che ha ringraziato i partecipanti e mi ha dato brevemente la parola per introdurre il relatore Massimiliano Ferrari, dottore commercialista, titolare dell’omonimo studio in quel di Lecco, Mediatore civile e Formatore in Mediazione Civile. 

Il dott. Ferrari ha presentato il modello Medianos nel suo aspetto ludico, esperienziale e comportamentale, attraverso i vari step che il gioco ci chiede di attraversare nella gestione di una lite o di un conflitto. L’obiettivo non è diventare persone migliori, ma imparare a litigare o a discutere giocando e sviluppando una comunicazione più assertiva in ottica win win. La dimensione del gioco aiuta proprio in questo, a non prendersi troppo sul serio e a comprendere quanto sia importante indossare le scarpe dell’altro per abbassare i toni polemici e ripartire da un linguaggio “giraffa”, soft, in grado di mettere d’accordo e di accomodare gli animi (carta 5 Medianos). Uno degli aspetti più significativi di questa esperienza è stato il ruolo attivo svolto all’interno di simulazioni di conflitti realistici. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di assumere il ruolo di mediatore, facilitando il dialogo tra le parti in conflitto e guidandole verso una soluzione condivisa. I partecipanti si sono divisi in gruppi e all’interno sono stati decisi i ruoli: il mediatore designato, i due litiganti, e il resto del piccolo gruppo di 4 o 5 persone. Ciak, si gioca! 

A ogni gruppo è stato assegnato, da parte del dott. Ferrari, un tema di litigio fittizio e poi via, tutto ha preso inizio. Carta dopo carta, dalla prima fino all’undicesima, ognuno ha rivestito il ruolo assegnato e si è immedesimato nella sit-com di litigio. Dall’iniziale scontro, si è passati all’identificazione delle reciproche emozioni, attraverso un breve momento esplorativo, per poi rivalutare le parole roboanti in un’ottica più “giraffosa” (come suggerisce Massimiliano Ferrari) ed empatica. La fase finale è quella che determina la trasformazione da uno stato di “fusione” a uno stato di “raffreddamento”, facilitando l’emersione dei propri bisogni e di una “proposta” di “pace” per delineare una modalità più appropriata di esprimere la contrarietà in modo accettabile e in ottica “win win”.

I gruppi hanno lavorato contemporaneamente, seguendo le indicazioni del facilitatore Ferrari, partecipando, inoltre, in modo dichiarato a una sorta di “selezione del gruppo migliore”: i criteri di preferenza sono stati definiti in base al modo di condurre la lite, di facilitarla, all’interno del gruppo, di gestire tutti i processi del gioco. Il gruppo vincente si è aggiudicato la “Giraffa Medianos”, simbolo di pacificazione e di risoluzione di controversie, un rinforzo positivo al buon esito della performance ludica. 

“Entusiasmante”, “interessante”, “utile”, “geniale”, sono alcuni degli aggettivi con cui si è commentata l’esperienza, con estrema soddisfazione di tutti noi e, in primis, del dott. Ferrari che così si è espresso: “Grazie ad AIF Veneto, sono riuscito a portare il Metodo a persone che hanno competenze specifiche nel mondo della formazione. Le persone presenti hanno compreso cosa si possa fare con il gioco, che ha permesso loro di fare esperienza attraverso tavoli di facilitazione e si sono messe in gioco, permettendo ad altri di essere protagonisti”. E aggiunge: “Tutto è stato sviluppato con professionalità e competenze, da parte mia e della dott.ssa Maria Cristina Caccia, con cui ho guidato la giornata, accompagnando le persone a diventare più consapevoli di sé mentre si trovano nel mezzo di un conflitto. Mi sono anch’io nutrito grazie al fatto che le persone hanno compreso il valore del modello e grazie ai feedback di restituzione rispetto a quello che hanno esperito nel gioco”. 

Inevitabile non chiedersi quando ha preso vita il Modello Medianos e su questo il dott. Ferrari ha spiegato che: “Nasce il 16 marzo 2020, in piena pandemia. Casualmente, pochi mesi prima, ho trovato una brochure su un tavolo, dopo un incontro di lavoro, e ho letto il messaggio, Vuoi mettere il tuo sogno in un gioco? Tornato in studio, ne ho parlato con i miei collaboratori, e tutto ha preso inizio, con un primo webinar partecipato da una quarantina di persone. Oggi Medianos è un gruppo di oltre 700 professionisti e imprenditori, 50 Ambassador, 150 Facility Medianos, sempre più presente nelle scuole, nelle aziende di tutto il territorio nazionale. Non è solo un gioco in scatola, ma è un lavoro straordinario attivato dalla Community in questi quattro anni di vita, in tutta Italia. Siamo ancora dei pionieri rispetto a tutto quello che ancora potrà succedere”. 

Gli obiettivi di Medianos sono ambiziosi. E ce li racconta proprio Massimiliano: “Vorremmo che, un domani, Medianos rappresentasse un vero e proprio neologismo per significare imparare a litigare attraverso il gioco, il concetto guida di Medianos. Le ambizioni è di arrivare in tutte le scuole attraverso i canali istituzionali, e, inoltre, di lavorare nell’ambito della formazione obbligatoria. Guardiamo all’estero e stiamo già traducendo il gioco sia in lingua francese sia in lingua araba. Siamo convinti che, presto il nostro modello, raggiungerà altri Paesi. In Italia vorremmo avere il maggiore successo nelle aziende, attraverso il team building, il servizio SOS conflitti e la Fucina Relazionale, con il modello per le convention aziendali, che si chiama Factory Medianos”.

Inutile dire che il dott. Ferrari è diventato Socio Ordinario AIF. Benvenuto! 



Maria Cristina Caccia

 

Psicologa clinica, Giornalista, Scrittrice

E-mail: mcc@mariacristinacaccia.com

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