PLAY for COUNSELING
Approccio creativo per la Formazione Esperienziale con il tool Playmobil Pro®
Premessa
Negli ultimi anni sono stati sviluppati diversi approcci creativi basati sulla gamification ed i serious game nel mondo della formazione esperienziale e consulenza direzionale.
Playmobil Pro® è un set di modellazione realizzato dalla famosa ditta di giocattoli per i professionisti, con l’obiettivo di incrementare modalità e pensiero creativo per affrontare le problematiche e le situazioni organizzative.
La Metodologia “PLAY for COUNSELING”, con l’utilizzo del kit Playmobil Pro®, può fornire un utile supporto ai formatori per progettare e realizzare un intervento formativo come un bellissimo “gioco creativo”.
Il processo di SERIOUS GAMING e gli elementi fondamentali nell’ambito della formazione esperienziale
Un Serious Game è un gioco progettato con un “fine diverso rispetto al mero intrattenimento” (Segatto, 2021). Questo “fine diverso” può essere chiarito da alcuni esempi:
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formare / insegnare qualcosa – a studenti e professionisti dei più svariati settori;
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simulare contesti reali – dove la simulazione permette di testare situazioni reali in un contesto protetto (es. un business game, per simulare strategie di investimento senza operare sul mercato reale);
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favorire le interazioni sociali – giochi con obiettivi che stimolano l’interazione, personale e/o professionale, fra gruppi e persone;
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fare attività fisica – dove l’obiettivo del gioco è attivare l’allenamento fisico nel giocatore (es. WII Fit, palestre virtuali con personal trainer).
Occorre chiarire che il concetto di Serious Game è differente da quello di Gamification. Infatti, il primo è un gioco intero e completo che ha il suo obiettivo; la Gamification utilizza invece elementi di game design, come le meccaniche di gioco (es. sfide, classifiche, punti, medaglie) in contesti diversi dal gioco, allo scopo di raggiungere un determinato obiettivo (ad esempio: motivare, coinvolgere, divertire, ecc.).
Il kit Playmobil Pro® può essere inserito nella grande famiglia dei Serious Game, in quanto le attività ed i laboratori esperienziali correlati, seguendo il processo step by step del laboratorio vanno a realizzare un gioco di modellazione completo, per la creazione di insight e nuovi punti di vista. Si differenzia dalla Gamification in quanto non sono contemplate le meccaniche tipiche del gioco (es. sfide, classifiche, punti, medaglie), ma al contrario si basa sullo sviluppo di insight grazie alla condivisione di uno storytelling sul modello creato.
Il metodo “PLAY for COUNSELING”, grazie all’utilizzo dei Playmobil Pro®, può efficacemente facilitare e supportare i seguenti ambiti elettivi:
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learning & development – per esplorare e rendere maggiormente coinvolgenti le attività esperienziali di apprendimento nei processi formativi (es. sviluppo delle soft skills);
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health & empowerment – per esplorare e sviluppare le risorse della persona migliorando le sue capacità comunicative, di riflessione e di crescita in contesti individuali e di gruppo;
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ricerca, selezione del personale ed onboarding – per sviluppare processi creativi che possano aiutare i candidati ed i neo assunti a far emergere le proprie attitudini e capacità, sia in un contesto individuale che in quello gruppale;
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organizational & performance management – per rendere coinvolgente il processo di analisi e valutazione delle performance di processi e risorse;
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service design, marketing & sales – per analizzare in modalità creativa nuovi servizi/prodotti, processi di promozione e vendita.
Il kit Playmobil Pro®: i potenziali utilizzi nella formazione esperienziale
Playmobil Pro® è un set di modellazione realizzato dalla famosa ditta di giocattoli per i professionisti, al fine di incrementare modalità e pensiero creativo per affrontare le problematiche e le situazioni organizzative.
Il metodo si basa sulla figura di PLAYMOBIL, inventata da Hans Beck: il colore bianco e l’assenza dell’espressione visiva è stata una scelta precisa dell’ideatore per poter creare milioni di personalizzazioni, situazioni e scenari. Per incoraggiare l’esplorazione ed il gioco metaforico, fondamentale nella formazione esperienziale, ci si basa sulle simulazioni in terza persona e sul simbolismo, “archetipi” piuttosto che personaggi specifici, proprio per costruire storie, immaginare azioni e progetti, nonché esplorare personalità e caratteristiche giocando. Un personaggio, dedicato ai professionisti, che lega gioco, creatività e problem solving.
Immagini realizzate da Davide Susa
Il Kit Playmobil Pro®, in abbinamento con la metodologia “PLAY for COUNSELING”, può essere utilizzato in moltissimi interventi di formazione esperienziale: esplorazione di un tema (es. soft skill come il problem solving), un argomento e/o visione aziendale (es. definizione obiettivi, lavoro di gruppo, ecc.), attivare insight e cambiamenti, grazie allo storytelling condiviso ed al confronto di diversi punti di vista.
David Kolb, educatore statunitense, focalizzando l’attenzione sugli stili di apprendimento, ha definito un processo dove la conoscenza si sviluppa mediante l’osservazione e la trasformazione dell’esperienza. In queste fasi possono essere utilmente inseriti elementi della metodologia “PLAY for COUNSELING” come “facilitatori dell’Apprendimento”.
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Esperienze Concrete, dove chi apprende è coinvolto in attività e guidato dalle proprie percezioni nell’interpretazione personale dell’esperienza. La modellazione tramite il Kit Playmobil Pro® permette di esplorare e sperimentare la realizzazione fisica e tangibile di situazioni, metafore e relazioni.
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Osservazione Riflessiva, dove l’apprendimento, tramite osservazione ed ascolto, deriva dalla comprensione dei significati, sui quali la persona analizza il problema da molteplici punti di vista e acquisendo consapevolezza dell’esperienza vissuta. L’osservazione del modello costruito in “terza persona”, l’interazione con lo stesso, permette una prospettiva più ampia dovuta al decentramento cognitivo che la metodologia permette.
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Concettualizzazione Astratta: grazie alla comprensione degli eventi ed interpretazione attraverso l’osservazione riflessiva, l’individuo riesce a concettualizzare le relazioni di funzionamento tra i concetti espressi. In questa fase del processo di Kolb, la metodologia “PLAY for COUNSELING” sviluppa lo storytelling, rispetto all’esperienza di modellazione e di osservazione, rispetto al tema analizzato, lavorando anche su emozioni e sentimenti e condividendolo con gli altri in un approccio di tipo WIN-WIN.
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Sperimentazione Attiva: l’apprendimento è il risultato di azione, sperimentazione e verifica per possibili cambiamenti. Questa fase di sperimentazione, grazie alla produzione di nuovi modi di fare e pensare, genera nuove esperienze. Le fasi precedenti di interazione, osservazione e racconto collegato al modello realizzato con il kit Playmobil Pro® genera apprendimento efficace ed innovativo.
L’immagine successiva mostra come la metodologia “PLAY for COUNSELING” si collega al processo di apprendimento di Kolb.
Caratteristiche della metodologia “PLAY for COUNSELING”
Il Kit Playmobil Pro® permette attività esperienziali applicabili alla formazione aziendale.
Immagini realizzate da Davide Susa
La metodologia “PLAY for COUNSELING” supporta l’esplorazione ed il rinforzo di soft skills, relazioni, risorse personali e professionali dell’individuo, grazie alla costruzione di modelli relazionali e di change management, che agevolano l’insight ed il cambiamento della persona, senza attivare le sue barriere interiori.
La modellazione e la “costruzione con le mani”(prototipazione) si possono applicare a situazioni reali o ipotetiche, metafore, relazioni ed è possibile creare visioni attuali e prospettiche, nuovi punti di vista, per incidere positivamente sul benessere delle persone.
“PLAY for COUNSELING” permette di:
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diminuire le barriere psicologiche e le difese grazie al gioco ed alla prototipazione. Il modello costruito viene visto come una metafora della realtà, propone e sottintende una personale visione simbolica dell’ambiente che ci circonda, e contiene un legame forte con il mondo, dovuto alle fattezze umane del pupazzetto bianco. Come tutti gli strumenti metaforici anche questa metodologia può attivare nei partecipanti delle difese psicologiche che, come dice Phebe Cramer[1], inconsapevolmente hanno “…la funzione… di proteggere l’individuo dal provare eccessiva ansia”, impedendo alla persona di essere vero, sincero e congruente rispetto a quello che pensa, prova e sperimenta, ma queste difese vengono meno grazie alla vicinanza con la realtà del Kit Playmobil Pro®;
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rendere tangibili idee, visioni, situazioni reali o immaginate e relazioni;
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avere una prospettiva più ampia della situazione attraverso il giocare in terza persona.
Il metodo “PLAY for COUNSELING” offre la possibilità di costruire diversi modelli esplorativi:
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individuale – per costruire una rappresentazione metaforica di un aspetto della vita della persona che modella;
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collettivo – quando il modello individuale sviluppato va ad interagire in maniera relazionale con altri modelli individuali degli altri partecipanti, al fine di costruire una visione condivisa sull’argomento formativo del laboratorio.
La scelta tra una tipologia di modello e l’altro dipende esclusivamente dal tema formativo che stiamo affrontando. Se, ad esempio, si sta esplorando una soft skill individuale, viene privilegiato un modello individuale; al contrario, l’esplorazione di una tematica “vision” collettiva (es. il teamwork), partirebbe dallo sviluppo di un modello individuale per andare a confluire in un modello collettivo, sviluppando la visione complessiva dell’argomento.
L’utilizzo di “PLAY for COUNSELING” nella formazione esperienziale
Nel processo di “PLAY for COUNSELING” vengono identificate le quattro fasi illustrate nella seguente figura.
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Tema/Domanda– è la fase su cui costruire il lavoro formativo: può essere rappresentato da una tematica personale/professionale/di vita, un obiettivo, un concetto, una risorsa. Rappresenta il punto di partenza del processo creativo.
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Costruzione Del Modello – il modello mentale, rispetto al tema e/o obiettivo, diventa fisico grazie alla modellazione: si dà vita alle percezioni, credenze ed emozioni che le persone hanno. La costruzione del modello aiuta a vedere il tema dall’esterno e questo “decentramento cognitivo” aiuta la persona a sviluppare insight di cambiamento ed avere prospettive più ampie.
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Empathy Storytelling – ci si confronta con gli altri illustrando il proprio modello, si ascoltano i feedback, assolutamente non giudicanti, degli altri partecipanti, innescando un dialogo aperto, dove si vince tutti insieme grazie allo scambio di idee, pareri e grazie alla collaborazione.
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Insight – rappresenta la fase cognitiva del processo dove si prende coscienza degli spunti emersi per attivare, pianificare ed eseguire il cambiamento emerso durante il laboratorio.
Naturalmente la metodologia “PLAY for COUNSELING”, a seconda dei temi formativi esplorati, è un metodo creativo ed originale che può essere utilmente supportato da specifici:
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canvas formativi, per costruire un percorso standardizzato da rendere “tailor made” alle necessità formative dell’individuo/organizzazione;
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sviluppo di modelli individuali e metaforici, per esplorare e creare insight di cambiamento su situazione definite nel percorso di formazione;
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domande di facilitazione, utili nell’analisi dei modelli per attivare nuovi punti di vista ed uno storytelling utile all’obiettivo formativo portato in aula.
Grazie alla metodologia “PLAY for COUNSELING”, si può progettare e realizzare un intervento formativo come un bellissimo “gioco creativo”.
[1] Phebe Cramer è psicologa clinica e professore di psicologia al Williams College. È nota per le sue ricerche sui meccanismi di difesa, sull’immagine corporea ed il narcisismo, e per la sua creazione di un manuale per la codifica dei meccanismi di difesa ai fini dei test psicologici e della valutazione della personalità.
Davide Susa
Professionista aziendale in multinazionali in ambito finanziario e assicurativo, è Formatore aziendale iscritto al registro AIF. Svolge attività di formazione e ricerca collegata alla crescita personale e all’applicazione al mondo delle organizzazioni. Ha sviluppato il metodo PLAY for COUNSELING.
E-mail: davide_susa@yahoo.it