Inclusione a scuola, il ruolo del Cooperative learning
Premessa
Il cooperative learning è uno strumento potente per promuovere l’inclusione scolastica. Favorendo l’interazione sociale, valorizzando le diversità, e sviluppando competenze sociali e accademiche, questo approccio contribuisce a creare un ambiente scolastico in cui tutti gli studenti possono sentirsi rispettati, supportati e motivati a imparare. In una logica inclusiva, il cooperative learning non è solo utile, ma indispensabile per garantire che ogni studente abbia l’opportunità di raggiungere il suo pieno potenziale.
L’apprendimento cooperativo può facilitare il compito degli insegnanti verso l’inclusione sociale perché ha il potenziale per favorire relazioni sane, proficue oltre a sostenere l’apprendimento. Attraverso attività di costruzione delle relazioni come gruppo classe e nei piccoli gruppi gli studenti imparano a conoscersi più profondamente e a superare pregiudizi e stereotipi legati ai processi di esclusione (Hutchison et. Al., 2007).
Inoltre, attraverso l’uso deliberato delle numerose tecniche di cooperative learning gli insegnanti possono creare un ambiente protettivo in cui ciascuno si sente a proprio agio, accolto e rispettato. L’interdipendenza positiva e le altre variabili cooperative strutturano contesti relazionali in cui non c’è bisogno di competere con gli altri, di svalutare e picchiare qualcuno, di abbandonare l’altro o lasciarlo solo. In un contesto di apprendimento cooperativo si può crescere, imparare, avere ciò di cui si ha bisogno insieme agli altri
Favorire l’inclusione scolastica
Poche metodologie didattiche offrono soluzioni efficaci come quelle collaborative e cooperative. Nella mia esperienza pluriennale come formatrice di insegnanti di ogni ordine scolastico, il cooperative learning costituisce un indispensabile supporto per costruire contesti di apprendimento attenti ad includere.
Lavorare per l’inclusione è un processo continuo all’interno delle scuole per favorire uguali e reali opportunità di apprendimento di tutti gli studenti, a partire dai BES (Bisogni Educativi Speciali). “Includere” riguarda il modo in cui una comunità scolastica sostiene e affronta i bisogni individuali di ogni studente affinché possa imparare e crescere, acquisendo conoscenze e competenze accademiche e generali.
Questa esigenza trova risposte a più livelli, e quello della didattica inclusiva costituisce una risorsa importantissima che opera nella direzione di un’attenzione al singolo nel contesto del gruppo classe. La didattica inclusiva è un approccio educativo che mira a garantire che tutti gli studenti, indipendentemente dalle loro capacità, background, o bisogni speciali, abbiano accesso a un’istruzione di qualità in un ambiente accogliente e rispettoso. Questo metodo si basa su principi di equità, diversità e partecipazione attiva, con l’obiettivo di valorizzare ogni individuo e promuovere il successo scolastico per tutti. L’attenzione è posta non solo sull’apprendimento accademico, ma anche sullo sviluppo sociale e emotivo degli studenti (Ianes e Heidrum, 2023).
Cos’è il cooperative learning
Si tratta di un approccio all’educazione che pone la persona al centro del processo di apprendimento, lasciandole la responsabilità del proprio cammino di acquisizione di conoscenza. Esso si concretizza in un vasto insieme di tecniche didattiche che usano il piccolo gruppo di studio come cardine dell’apprendimento individuale, previa l’attenta progettazione di come il lavoro all’interno di esso deve essere realizzato, in base agli obiettivi didattici e sociali da raggiungere. Queste modalità di lavoro di gruppo in classe sono diverse tra loro per la loro durata nel tempo, l’organizzazione del lavoro e il tipo di apprendimento che intendono stimolare. Per tutti il piccolo gruppo (2-5 membri) diventa lo strumento del miglioramento individuale nell’apprendimento di contenuti e abilità sociali (Comoglio e Cardoso, 1996).
Esistono numerose ricerche sull’apprendimento cooperativo che mostrano come questa metodologia aiuti le persone ad andare d’accordo, a essere più efficaci e a garantire l’inclusione (Eisenberg, 2018; Fernandez-Rio, J., et al., 2017; Kyndta et al., 2013; Puzio e Colby, 2013).
Principi base dell’apprendimento cooperativo
Affinché l’apprendimento cooperativo funzioni bene, sono necessarie alcune variabili:
- Interdipendenza positiva: quando i membri del gruppo percepiscono di essere legati tra loro in modo tale che non si può avere successo da soli, ma solo con gli altri. Gli obiettivi del gruppo sono la fonte primaria del legame, forniscono unità, un destino comune e si traducono in prestazioni e cooperazione più elevate. Esistono altri modi per costruire un’interdipendenza positiva, come attraverso la gestione delle risorse e l’organizzazione dei compiti (Kagan, 2011).
L’interdipendenza positiva sembra essere una chiave importante per l’inclusione personale in un gruppo. La struttura degli obiettivi cooperativi consente di sentire che il proprio contributo personale al lavoro è importante e che tutti sono necessari per avere successo come gruppo.
- Responsabilità individuale e di gruppo: nel gruppo non si è soli, non si ha l’intera responsabilità di ciò che accade, ma questa viene condivisa in modi strutturati. Il gruppo è responsabile del raggiungimento dei propri obiettivi e ciascun membro del gruppo deve contribuire al lavoro. Nessuno può appoggiarsi agli altri senza fare la propria parte.
Essere responsabili nel gruppo implica fare ciò che chiede l’insegnante, contribuire attivamente e anche aiutare gli altri. Ciò dà l’opportunità agli studenti di sentirsi ugualmente importanti, utili.
- Interazione promozionale (faccia a faccia): è caratterizzata da comportamenti di incoraggiamento, facilitazione e sostegno reciproco per l’apprendimento che consentono a tutti di portare a termine il compito e di sentirsi meno ansiosi e stressati. Nasce dalla strutturazione dell’interdipendenza positiva, che influenza il modo in cui gli individui interagiscono tra loro, dall’attenzione nello strutturare gli spazi fisici che facilitino interazione, e nel comporre i gruppi eterogenei. L’interazione promozionale richiede conversazione, confronto, scambio di informazioni e supporto costanti.
- Uso delle abilità sociali: le capacità interpersonali e di piccolo gruppo sono necessarie per un lavoro di squadra efficace. I membri del gruppo devono sapere come comunicare efficacemente, fornire leadership condivisa, costruire e mantenere fiducia, gestire i conflitti. Nell’apprendimento cooperativo le competenze vengono insegnate con procedure sistematiche (Johnson & Johnson, 1989-90), oppure con l’utilizzo delle cosiddette strutture cooperative di Spencer Kagan (2017), che influenzano il comportamento individuale verso un atteggiamento più cooperativo.
- Revisione di gruppo: la riflessione sulle azioni legate al lavoro cooperativo è un elemento importante per lo sviluppo delle competenze sociali e non solo. Collaborare aiuta ciascuno nel gruppo a notare le cose buone che fanno gli altri membri, così come le cose buone che fanno loro. La discussione di gruppo sul lavoro di gruppo offre a tutti l’opportunità di dare e ricevere feedback e riconoscimenti in modo utile, come indicatori concreti di comportamento e non critiche sulle caratteristiche della persona.
Perché il cooperative learning facilita l’inclusione
Essere in classe non garantisce inclusione. L’attenzione dell’insegnante sulle dinamiche relazionali è necessaria tanto quanto una visione chiara di ciò che è importante per sostenere l’apprendimento e il benessere individuale. Puntare sul benessere significa lavorare con attenzione sul clima sociale e sui rapporti interpersonali tra gli studenti.
Il cooperative learning è indispensabile in una logica inclusiva a scuola per diversi motivi:
- Promozione dell’interazione sociale: il cooperative learning facilita l’interazione tra gli studenti, creando opportunità per sviluppare abilità sociali essenziali. In un contesto inclusivo, è cruciale che tutti gli studenti, compresi quelli con bisogni speciali, partecipino attivamente e si sentano parte della comunità scolastica. Lavorare in piccoli gruppi aiuta a rompere le barriere sociali, promuovendo la collaborazione e la comprensione reciproca.
- Valorizzazione delle diversità: il cooperative learning valorizza le differenze individuali, trasformandole in risorse per l’apprendimento. Gli studenti con background, abilità e stili di apprendimento diversi possono contribuire con prospettive uniche, arricchendo l’esperienza educativa per tutti. Questo approccio riflette i principi dell’inclusione, dove ogni voce è importante e ogni contributo è apprezzato.
- Focus sulla collaborazione per il successo: una componente fondamentale del cooperative learning è l’interdipendenza positiva, dove il successo del gruppo dipende dalla partecipazione attiva di ogni membro. Questa dinamica aiuta a costruire un senso di responsabilità collettiva, motivando gli studenti a supportarsi reciprocamente e a lavorare insieme per raggiungere obiettivi comuni. In un ambiente inclusivo, ciò significa che gli studenti imparano a riconoscere e apprezzare i punti di forza e i contributi di ciascuno, indipendentemente dalle loro capacità individuali.
- Responsabilizzazione dei singoli nel gruppo: nel cooperative learning, ogni studente è responsabile sia del proprio apprendimento che di quello degli altri membri del gruppo. Questa doppia responsabilità incoraggia l’impegno e la partecipazione attiva di tutti, prevenendo situazioni di esclusione o isolamento. Per gli studenti con bisogni speciali, questa struttura può offrire un maggiore senso di appartenenza e autostima, sapendo che il loro contributo è fondamentale per il successo del gruppo.
- Sviluppo delle competenze sociali: il cooperative learning offre un contesto ideale per lo sviluppo di competenze sociali cruciali come la comunicazione, la risoluzione dei conflitti, la leadership e la collaborazione. Queste competenze sono essenziali per creare un ambiente scolastico inclusivo dove ogni studente può sentirsi sicuro, rispettato e supportato. Attraverso attività di gruppo strutturate, gli studenti imparano a lavorare insieme in modo efficace e rispettoso, promuovendo un clima scolastico positivo e inclusivo.
- Apprendimento differenziato: il cooperative learning consente agli insegnanti di differenziare l’istruzione in base alle esigenze individuali degli studenti. I gruppi possono essere organizzati in modo da bilanciare le abilità e le competenze, permettendo agli studenti di apprendere gli uni dagli altri. Questo approccio è particolarmente utile in un contesto inclusivo, dove gli studenti con bisogni diversi possono ricevere il supporto necessario mentre partecipano pienamente alle attività di classe.
Bibliografia
Comoglio M., Cardoso M.A., Insegnare e apprendere in gruppo. Il Cooperative Learning. LAS Roma 1996
Eisenfeld,S.(2018) The teacher’s role in cooperative learning in inclusive classrooms. GRIN Verlag
Fernandez-Rio, J., Sanz N., Fernandez-Cando J., & Santos L. (2017). Impact of a sustained Cooperative Learning intervention on student motivation. Physical Education and Sport Pedagogy,22(1), 89-105. DOI:10.1080/17408989.2015.1123238
Hutchison, P., Gordon, D., & Christian, J. (2007). The Social Psychology of Inclusion and Exclusion. In D. Abrams, J. Christian and D. Gordon (Eds.). Multidisciplinary Handbook of Social Exclusion Research. John Wiley & Sons, Ltd, 29-57
Ianes, D. e Heidrum, D. 2023. Specialità e normalità? Affrontare il dilemma per una scuola equa e inclusiva per tutt*. Erickson
Johnson, D. & Johnson ,R.T (1989-1990), Social Skills for Successful Group Work. Educational leadership: journal of the Department of Supervision and Curriculum Development, N.E.A 47(4), 29-33.
Kagan, S. (2017). Personal & Social Skills: Activities Featuring Kagan Structures, Grades K-6.
Kagan, S. The “P” and “I” of PIES: Powerful Principles for Success.San Clemente, CA: Kagan Publishing. Kagan Online Magazine, Fall/Winter 2011.Retrieved on January, 21th, 2020 from https://www.kaganonline.com/free_articles/dr_spencer_kagan/345/The-P-and-I-of-PIES-Powerful-Principles-for-Success,1
Kyndta, E., Raes, E., Lismont, B., Timmers, B., Cascallar, E.,& Dochy, F. (2013). A meta-analysis of the effects of face-to-face cooperative learning. Do recent studies falsify or verify earlier findings? Educational Research Review, 10(December), 133-149. https://doi.org/10.1016/j.edurev.2013.02.002
Puzio, K.,& Colby, G. (2013). Cooperative Learning and Literacy: A Meta-Analytic Review. Journal of Research on Educational Effectiveness, 6, 339-360. DOI:10.1080/19345747.2013.775683
United Nations (2015). Resolution 70/01. Transforming our world: the 2030 Agenda for Sustainable Development https://www.un.org/en/development/desa/population/migration/generalassembly/docs/globalcompact/A_RES_70_1_E.pdf
Claudia Matini
Psicologa dell’educazione, Analista Transazionale Certificata, Master Practitioner PNL, è esperta di metodologie didattiche attive e gestione della classe, gestione dello stress lavoro correlato e benessere. Autrice del libro “Cooperative learning. Istruzioni per l’uso”. Lavora come libera professionista nella formazione e orientamento professionale. Svolge attività di consulenza psicologica e psicoterapia.
E-mail: info@claudiamatini.it