XIX Convegno Nazionale della Formazione nella PA e XXI edizione Premio Nazionale Filippo Basile
Poche settimane ancora all’apertura del XIX° Convegno Nazionale della Formazione nella PA. In questo articolo una prima panoramica di presentazione dell’evento e alcune riflessioni.
Il Convegno è preceduto, come ogni anno, da un’accurata progettazione e organizzazione da parte del Gruppo di lavoro AIF-Pubblica Amministrazione, gruppo che si arricchisce continuamente di nuove professionalità, rappresentanti di varie istituzioni pubbliche italiane. Il Programma convegnistico, ogni anno, si realizza anche grazie alle tante Amministrazioni, in primis quella che ospita il convegno, che collaborano con un forte senso di partecipazione. L’edizione 2023 si svolgerà a Roma nei giorni 18, 19 e 20 maggio e, come consuetudine, si rivolge a tutte le persone che si occupano di apprendimento permanente nelle organizzazioni pubbliche. Il titolo scelto per il Convegno è: “2023/2026 Competenze ibride e digitalizzazione: ruolo e prospettive per la Formazione nella Pubblica Amministrazione”.
Dopo il periodo caratterizzato dall’emergenza sanitaria pandemica, il Convegno è ritornato a svolgersi in presenza: nel 2022 a Siracusa e nel 2023 a Roma ospiti della Consob. L’evento si propone come un’occasione di rilievo nazionale per discutere e approfondire temi legati alla formazione, allo sviluppo delle competenze del personale, al miglioramento delle organizzazioni pubbliche e del governo locale, alla qualità dei servizi forniti dalla PA, all’innovazione. Per i contenuti e le modalità di svolgimento il Convegno ha avuto il patrocinio e il supporto del Formez PA.
Nel Convegno di Siracusa, l’anno scorso, si sono esaminate le strategie per governare le diverse “transizioni” in corso, anche grazie alla crescita esponenziale degli interventi formativi proposti a livello centrale e locale, in particolare, a supporto del PNRR. È stata l’occasione per dare un significato più preciso al concetto di innovazione, per comprendere meglio la domanda proveniente dal complesso sistema delle PA e raccordarla con le più opportune offerte formative, nella varietà di modalità disponibili. Un ultimo aspetto, non meno importante, che si è voluto affrontare a Siracusa ha riguardato l’Agenda 2030, la sua comprensione, la sua traduzione in termini formativi e attuativi, personali, organizzativi, territoriali.
Il XIX° Convegno Nazionale della Formazione nella P.A.
In ottica di continuità con l’intenzione di aprire nuovi scenari per la PA, il Convegno di quest’anno si propone di indagare i molteplici aspetti legati all’intelligenza artificiale (AI), con particolare riferimento alla possibilità di incrementare, grazie a tale strumento, l’efficienza, l’efficacia di molti processi ordinari della P.A., creando un nuovo rapporto tra cittadini e amministrazioni. In parallelo, si analizzeranno le implicazioni dell’intelligenza artificiale nelle organizzazioni per favorire la sostenibilità e la qualità della vita.
L’apertura dei lavori della prima giornata e, quindi, la presentazione del Convegno è affidata al Presidente Nazionale AIF Maurizio Milan, al Coordinatore AIF-P.A. e a Francesca Medda – Responsabile Digital Strategy in Consob e Director University College London, Institute of Finance and Technology. Medda aprirà anche i lavori della seconda giornata insieme alla Vice Presidente AIF Beatrice Lomaglio.
Anche quest’anno, il Convegno si strutturerà in due diversi momenti formativi, seguiti da una formazione esperienziale.
Nel corso del Prologo del 18 maggio, in relazione al tema delle giornate previste dal Convegno PA, AIF propone in apertura l’intervento di Federico Butera, Professore Emerito di Scienze dell’Organizzazione. Grazie alla sua straordinaria esperienza, Butera affronterà alcuni aspetti cruciali: quali competenze sono necessarie nella P.A. per affrontare le sfide poste dalle applicazioni di AI? Come devono essere modificati i processi e quali impatti ci si deve attendere per la formazione e i formatori? Quale può essere il rapporto tra AI e dipendenti di un’organizzazione? Esistono rischi che la tecnologia prenda il sopravvento sulle persone? Quanto della sfida verso una migliore sostenibilità è valore e quanto tecnologia?
I lavori proseguiranno con due laboratori. Il primo laboratorio, con Paolo Maggini, Consob Ufficio Informazione Mercati, e Luigi De Bernardis, Responsabile Consob Academy, nel ruolo di facilitatori, tratterà il tema del cambiamento della formazione con i nuovi mezzi virtuali (Piattaforme ibride, Metaverso, Conference room, Live streaming). Nel secondo laboratorio, con facilitatori Elvira Zollerano – IFEL, Gianluca Affinito – Formez PA, Imma Citarelli – Formez PA e Vindice Deplano Psicologo, formatore e consulente di e-learning, Salvatore Marras, Fondazione per la sostenibilità digitale, elaborerà visioni e prospettive riguardo al tema caldo di ChatGPT e l’uso dell’Intelligenza Artificiale conversazionale e generativa.
Il Convegno AIF PA, nella seconda giornata, inizia con un debriefing del prologo e la presentazione del “Manifesto della Scuola di Formazione Capitolina” a cura di Vindice Deplano.
Si prosegue con un keynote speech a cura di Stefano Epifani della Fondazione per la sostenibilità digitale, sul tema “AI: certezze ed equivoci”. Nella logica del confronto che, da sempre, caratterizza gli eventi AIF, il Convegno poi propone una tavola rotonda sul tema: “Intelligenza artificiale e sostenibilità: ruolo e prospettive per PA”, in cui il cambiamento e l’ottimizzazione dei processi prodotti dall’intelligenza artificiale saranno messi in relazione con i cambiamenti culturali, valoriali e organizzativi e dunque con i processi formativi.
Tra i Relatori Vittorio Calaprice della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Gianluigi Greco dell’Associazione italiana per l’intelligenza artificiale, Flavia Marzano della Fondazione Ampioraggio. I lavori saranno moderati da Gianni Agnesa Project Manager e già Responsabile del Comitato Scientifico AIF.
Al Convegno saranno presenti i rappresentanti di diverse Amministrazioni italiane. Come sempre, tante le motivazioni alla partecipazione al Convegno: scambio di esperienze, creazione e ampliamento della rete professionale e istituzionale, apprendimento di nuovi contenuti, possibilità di trovare partner per nuovi progetti, possibilità di partecipare ad un evento interessante e unico nel panorama nazionale.
In tutte le sessioni è assicurata la massima interattività tra i partecipanti, anche grazie al coordinamento realizzato dai facilitatori. Alla fine della giornata la professoressa Francesca Medda sarà chiamata a tirare le fila dei diversi momenti, a indicare strade percorribili, errori da evitare, piste di lavoro su cui impegnarsi, come persone, ma soprattutto come rete professionale di formatori.
La Formazione Esperienziale
Sarà ricca di spunti anche la terza giornata, che ormai da alcuni anni è dedicata alla formazione esperienziale. La formazione, infatti, è spesso stata paragonata a un viaggio, in cui si apprende attraverso varie modalità esperienziali. La formazione, come il viaggio, è generativa e produce idee, proposte, collaborazioni. Per questo, anche quest’anno, si propone un itinerario non da turisti, ma da viaggiatori, osservatori attenti al contesto, alle culture leggibili, alle sue peculiarità.
La XXI^ edizione del Premio Nazionale Filippo Basile
Il Convegno Nazionale AIF PA è però solo una tappa di un percorso, che vede l’Associazione costantemente impegnata e concentrata sui temi della formazione, del cambiamento e dell’innovazione della Pubblica Amministrazione.
Importante tassello di questo percorso è il premio Nazionale Filippo Basile. Nel corso del Convegno si svolgerà la premiazione della XXI^ edizione del Premio, che si propone di riconoscere, valorizzare e diffondere le migliori esperienze formative realizzate dalle Pubbliche Amministrazioni, per lo sviluppo delle risorse umane e per il miglioramento concreto dei servizi offerti alla persona e ai cittadini.
Il Premio si suddivide in due sezioni “Reti Formative/Sistemi Formativi” e “Processi Formativi/Progetti Formativi”. Per ogni sezione sono premiate le tre prime classificate ed è prevista l’attribuzione di Segnalazione di Eccellenza o di Segnalazioni di Merito. Anche quest’anno tantissime partecipazioni. Senza dubbio il Premio è un importante indicatore dello stato della formazione pubblica italiana: i risultati positivi, riscontrati in termini di partecipazione, sono il riflesso del consenso e dell’entusiasmo delle persone che si occupano, malgrado le tante difficoltà, di formazione nelle Pubbliche Amministrazioni italiane.
Qualche volta qualcuno chiede: cosa si vince partecipando al premio? La risposta è: si vince una targa, una menzione, premi simbolici che devono essere accolti come incoraggiamento a fare sempre bene, sempre meglio. In realtà, partecipando al Premio Basile si vince molto di più: in termini di crescita professionale, personale, in termini di amicizia, di rete, di condivisione del senso di far parte di una comunità professionale, orgogliosa, preparata e tenace.
Nel Premio si “confrontano” le Amministrazioni Regionali, Ministeri, Enti Locali di grandi dimensioni, Università e Aziende ospedaliere dotate di appositi servizi, persone e consistenti risorse; ma partecipano anche con progetti, spesso semplici e realizzati con poche risorse o a costo zero, Scuole di periferia, Comuni di pochi abitanti, i piccoli ospedali, Enti strumentali di settore operanti in ambiti sub-regionali. E questo costituisce una straordinaria ricchezza che testimonia la varietà degli attori del Sistema Pubblico Italiano. Il Premio Basile nasce e persevera con una missione: dare valore e risalto a tutti coloro che, comunque e malgrado tutto, provano a migliorare i servizi alla persona e a migliorarsi attraverso la formazione. Malgrado le mille difficoltà che tutti gli Enti incontrano, anche quest’anno sono aumentati i progetti che hanno partecipato al Premio Basile. Rimane sempre elevata la qualità media dei progetti che partecipano al Premio, così come rimane immutata la competenza e l’impegno dei Componenti del Comitato Scientifico che, ogni anno, valutano i Progetti. Un lavoro di squadra che sarebbe, sicuramente, piaciuto al Dr. Basile.
Anno dopo anno il Premio Filippo Basile, il Convegno nazionale, le Vetrine delle Eccellenze, gli Eventi territoriali, le persone del Gruppo PA, hanno rafforzato il senso di appartenenza istituzionale, l’approccio etico al lavoro, la tensione positiva verso il miglioramento personale, delle proprie unità organizzative, delle proprie amministrazioni. Principi sempre attuali, questi, in cui credeva fortemente Filippo Basile.
Salvatore Cortesiana
Coordinatore Gruppo AIF Pubblica Amministrazione. Responsabile Premio AIF Filippo Basile.